Tra i motivi per cui i servizi di Cloud Computing vengono spesso guardati con diffidenza da imprenditori e IT Manager, il timore che i dati dell’azienda possano “girare per il mondo” e finire nelle mani sbagliate occupa una delle prime posizioni.
Quello della gestione dei dati al di fuori dei confini nazionali è un tema delicato e complesso, in primis a causa delle differenze normative tra Europa e paesi esteri in materia di tutela della privacy e sicurezza dei dati. A livello pratico, il risultato è che molte imprese nostrane preferiscono soluzioni in cloud che garantiscano la permanenza dei dati sul territorio europeo o, meglio ancora, su quello italiano.
In questo articolo vedremo, quindi, quali sono i vantaggi di un Cloud Provider che utilizza Data Center collocati in Italia e come effettuare una scelta consapevole.
Sommario
I vantaggi dei Data Center italiani
Viste le implicazioni pratiche e giuridiche legate al trasferimento e trattamento di dati all’estero, affidarsi a un provider con Data Center in Italia significa godere di diversi vantaggi, sia in termini di conformità normativa che di efficienza operativa.
Tra i principali, vale la pena ricordare:
- conformità normativa semplificata: i dati rimangono sotto la giurisdizione italiana ed europea, facilitando l’adempimento degli obblighi GDPR e riducendo le complessità legate ai trasferimenti internazionali
- maggiore controllo: la permanenza dei dati in Italia agevola la verifica delle misure di sicurezza, nonché la gestione degli audit e delle ispezioni
- latenza ridotta: server geograficamente più vicini garantiscono tempi di risposta migliori per le applicazioni business-critical
- supporto in lingua italiana: provider locali offrono, in genere, assistenza nella lingua madre e conoscenza delle specificità del mercato italiano
Tutti questi vantaggi si traducono, nel quotidiano, in una gestione più semplice e sicura dell’infrastruttura cloud, dando maggiore tranquillità all’azienda.
Come scegliere il Cloud Provider giusto
La scelta del Cloud Provider giusto non può essere fatta di fretta o improvvisata, ma deve basarsi su una valutazione equilibrata, la quale consideri in primis:
- la tipologia di dati trattati (personali, sensibili, strategici)
- i requisiti di conformità specifici del settore
- le esigenze di performance e disponibilità
- le certificazioni di sicurezza del provider (ISO 27001, SOC 2, ecc.)
- le garanzie contrattuali sui trasferimenti dati
I principali provider internazionali (Microsoft, Google e Amazon) dispongono, oggi, di Data Center anche in Europa, offrendo opzioni di residenza dei dati. Tuttavia, affidarsi a provider nazionali con infrastrutture locali rappresenta, a conti fatti, la soluzione in cui meglio si bilanciano sicurezza, conformità e supporto.
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