Come chi si occupa di reti informatiche sa, ogni dispositivo connesso a una rete locale (LAN) o a internet ha associato un indirizzo IP, ovvero un codice numerico diviso in 4 ottetti (es. 192.168.0.1) che identifica il dispositivo in modo univoco.
Gli indirizzi IP rappresentano le fondamenta della comunicazione in rete: senza di essi, infatti, i dispositivi non potrebbero scambiarsi dati, né accedere ai servizi online. È fondamentale, quindi, conoscere le diverse tipologie di indirizzi IP e le loro proprietà, specie se si ha l’onere di gestire l’infrastruttura di rete aziendale.
Premesso che gli indirizzi IP vengono classificati sulla base del cosiddetto metodo di assegnazione e della loro visibilità, in questo articolo vediamo le differenze tra indirizzi IP statici e IP dinamici, nonché tra indirizzi IP pubblici e IP privati.
Sommario
Indirizzo IP statico
Un indirizzo IP statico è un indirizzo permanente, ovvero che rimane invariato nel tempo. Una volta assegnato, l’IP statico accompagna il dispositivo finché non viene modificato manualmente dall’amministratore di rete o dall’internet provider.
Gli indirizzi IP statici sono particolarmente importanti per:
- i server aziendali: i server web, quelli di posta o FTP (File Transfer Protocol) necessitano di un IP statico per essere sempre raggiungibili
- i servizi VPN: le connessioni VPN (Virtual Private Network) aziendali richiedono spesso IP statici per garantire configurazioni stabili
- l’accesso remoto: per accedere da remoto a sistemi di videosorveglianza, sistemi di archiviazione NAS (Network Attached Storage) o altri dispositivi
- le applicazioni IoT: dispositivi legati all’Internet of Things (aka “Internet delle Cose”) che necessitano di essere sempre identificabili in rete
- il gaming online e l’hosting di servizi web: server di videogiochi o servizi professionali che richiedono connessioni dirette
In sintesi, l’indirizzo IP statico rappresenta l’elemento fondamentale di tutte le attività e i servizi che necessitano di una localizzazione di rete fissa e affidabile.
Indirizzo IP dinamico
Un indirizzo IP dinamico è un indirizzo temporaneo assegnato automaticamente dal provider o dal server DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) della rete locale. Questo tipo di indirizzo può cambiare ogni volta che il dispositivo si connette alla rete, oppure dopo un determinato periodo di tempo (“lease time”).
Rispetto gli IP statici, gli indirizzi IP dinamici presentano alcuni vantaggi:
- gestione semplificata: il fatto che un indirizzo IP dinamico venga assegnato in modo automatico riduce, come ovvio, il carico amministrativo
- efficienza nell’utilizzo degli indirizzi: gli indirizzi IP dinamici vengono riassegnati – appunto – dinamicamente, ottimizzando le risorse disponibili
- maggiore privacy: il cambio periodico dell’indirizzo rende più difficile il tracciamento continuativo da parte di potenziali malintenzionati
- costi ridotti: solitamente, gli Internet Service Provider offrono indirizzi IP dinamici a un costo inferiore rispetto a quello degli indirizzi IP statici
Come noto, la maggior parte delle connessioni internet domestiche e molte linee internet aziendali utilizzano indirizzi IP dinamici, in quanto più che appropriati per la navigazione sul web, l’utilizzo di servizi cloud e le comunicazioni standard.
Indirizzo IP pubblico
Assegnato al dispositivo dal fornitore di connettività, un IP pubblico è un indirizzo IP raggiungibile direttamente da internet e, per questo, univoco a livello globale.
Gli indirizzi IP pubblici sono una risorsa limitata, gestita a livello internazionale dalla IANA (Internet Assigned Numbers Authority) e distribuita attraverso i RIR (Regional Internet Registry). A causa della crescente scarsità di indirizzi IPv4 (Internet Protocol version 4) disponibili, si sta progressivamente adottando il protocollo IPv6, il quale offre una quantità di indirizzi IP praticamente illimitata.
Indirizzo IP privato
Diversamente da un IP pubblico, un IP privato è un indirizzo IP utilizzato all’interno di una rete locale (LAN), ma non direttamente raggiungibile dalla rete internet.
Gli intervalli di indirizzi IP privati sono definiti dallo standard RFC 1918 – un documento dell’IETF (Internet Engineering Task Force) – e comprendono:
- classe A: da 10.0.0.0 a 10.255.255.255 (circa 16 milioni di indirizzi)
- classe B: da 172.16.0.0 a 172.31.255.255 (circa 1 milione di indirizzi)
- classe C: da 192.168.0.0 a 192.168.255.255 (circa 65.000 indirizzi)
L’utilizzo di questi indirizzi nelle rete locali è libero, nel senso che non è richiesta alcuna registrazione a livello globale. Inoltre, grazie alla tecnologia NAT (Network Address Translation), comunemente implementata nei modem router, due o più dispositivi con IP privato possono “uscire su internet” con lo stesso IP pubblico.
Le differenze in sintesi
Per ricapitolare quanto esposto finora, ecco una sintesi delle principali differenze tra le diverse tipologie di indirizzi IP:
IP Statico vs IP Dinamico
IP statico:
- rimane sempre lo stesso nel tempo
- assegnato manualmente o configurato in modo permanente
- ideale per server, servizi esposti e accesso remoto
- costo generalmente più elevato
- richiede configurazione e gestione manuale
- preferibile per aziende con servizi da rendere accessibili dall’esterno
IP dinamico:
- cambia periodicamente o ad ogni connessione
- assegnato automaticamente tramite DHCP
- adatto per navigazione web e uso standard di internet
- costo contenuto, spesso incluso nelle offerte standard
- gestione automatica e semplificata
- sufficiente per la maggior parte delle esigenze domestiche e aziendali basic
IP Pubblico vs IP Privato
IP pubblico:
- univoco a livello globale su internet
- raggiungibile direttamente da qualsiasi punto della rete
- assegnato dal provider di connettività
- instradabile sui router pubblici di internet
- risorsa limitata e controllata a livello internazionale
- necessario per esporre servizi verso l’esterno
IP privato:
- utilizzabile solo all’interno della rete locale (LAN)
- non raggiungibile direttamente da internet
- definito dagli standard RFC 1918 (10.x.x.x, 172.16-31.x.x, 192.168.x.x)
- riutilizzabile in infinite reti separate
- gratuito e liberamente assegnabile nella propria rete
- richiede NAT per comunicare con internet
È importante sottolineare che queste caratteristiche sono indipendenti, nel senso che un dispositivo può avere un indirizzo IP pubblico e statico, oppure un indirizzo IP privato e dinamico. Dipende tutto da quali sono i suoi compiti e le sue funzioni.
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