Le aziende distribuite sul territorio che necessitano di interconnettere le proprie sedi periferiche per lo scambio di dati hanno, di fatto, due sole possibilità:
- affidare l’incarico al proprio fornitore di connettività, così che implementi una rete dedicata di tipo MPLS (Multiprotocol Label Switching)
- incaricare il proprio IT Manager di configurare un tunnel sicuro attraverso una Virtual Private Network (VPN) che sfrutti la normale linea internet
In questo articolo vedremo quali sono le differenze tra una MPLS e una VPN, analizzandone il funzionamento e valutando i pro e i contro delle due soluzioni.
Sommario
Com’è fatta e come funziona una rete MPLS
Come accennato poc’anzi, per realizzare una rete dedicata di tipo MPLS è necessario rivolgersi al proprio Service Provider, il quale si occuperà di creare un collegamento privato tra le sede centrale dell’azienda e le succursali d’interesse.
Quando si parla di reti MPLS, è importante considerare e tenere a mente 3 cose:
- la MPLS sfrutta l’infrastruttura di rete esistente, sostituendo il tradizionale instradamento basato su indirizzi IP con un tipo di instradamento basato su “etichette” (labels). Questa differente modalità di trasmissione rende il trasferimento di dati più veloce e garantisce un percorso di rete prevedibile
- in una rete MPLS, gli indirizzi IP delle succursali non sono visibili né raggiungibili dalla rete internet pubblica o eventuali altre reti MPLS
- in una rete MPLS, l’accesso alla rete internet pubblica può essere gestito in due modi: fornito separatamente dal provider a ogni succursale collegata, oppure centralizzato verso la sede principale (il cosiddetto “centro stella”)
In sintesi, una rete MPLS è un sistema di instradamento basato su etichette che fornisce un ambiente di comunicazione privato, isolato e ad alte prestazioni.
Come funziona una VPN e cosa cambia dalla MPLS
A differenza della MPLS, per realizzare una rete VPN non è necessario richiedere l’intervento operativo del Service Provider. Questo perché, in una VPN, i diversi nodi sono collegati tra loro attraverso dei “tunnel” crittografati, i quali transitano sulla rete Internet pubblica. Dato questo, è indispensabile che ogni succursale disponga di una propria connessione internet e, per ragioni di sicurezza, sia protetta da un proprio firewall, il quali isoli li traffico dalla rete pubblica.
VPN vs. MPLS: quale scegliere e perché?
Ora che abbiamo visto come funzionano le reti VPN e quelle MPLS, analizziamo i pro e i contro delle due soluzioni, così da identificare la più adatta al proprio caso.
Il primo aspetto da prendere in considerazione è quello della manutenzione: se l’azienda non ha le risorse utili a occuparsene, allora bisogna optare per una MPLS. In questo caso, infatti, sarà il provider a prendersi cura di tutto: dal monitoraggio della rete alla risoluzione di eventuali guasti e problemi tecnici.
Un altro fattore importante è rappresentato dalla quantità di succursali che si ha bisogno di collegare: se, infatti, si superano le 4 o 5 unità, implementare, gestire e apportare eventuali modifiche a una rete VPN può risultare oneroso e complicato.
Infine, è bene considerare l’elemento flessibilità: le reti VPN sono più flessibili delle MPLS e forniscono maggiore autonomia, permettendo di legare la singola succursale a un diverso Internet Provider. È altrettanto vero, però, che per gestire una VPN è necessario disporre di personale competente. E il personale costa.
Alla luce di tutto questo, quale soluzione si adatta meglio alla vostra impresa?
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