Chi vende servizi di connettività lo sa bene: molte persone e aziende sono convinte che una linea internet debba costare poco, se non addirittura niente.
Anni di politiche commerciali aggressive e pubblicità borderline hanno fatto sì che s’instillasse l’idea che l’unica cosa a fare la differenza tra una connessione e l’altra sia, alla fin fine, il prezzo, e che quindi non valga la pena spendere più di un TOT.
Il risultato? Gli operatori – causa del loro stesso male – hanno ingaggiato una sanguinosa lotta all’offerta più bassa, svalutando e deprimendo il settore TLC.
Ebbene, è arrivato il momento di rispondere a una delle domande più spinose per noi provider: “Quanto dovrebbe costare una connessione internet aziendale?”.
Non potendo dare una risposta secca e univoca, in questo articolo ho raccolto i 3 principali fattori che determinano il prezzo di un canone di fornitura business.
Sommario
Il tipo di circuito: fibra, wireless, satellite o mobile?
Per circa 20 anni, l’unico modo per collegarsi a internet è stato attraverso la rete telefonica fissa, il cui elemento cardine e più rappresentativo è il cavo in rame.
Oggi, grazie al progresso tecnologico, non è più necessario collegare un modem analogico alla presa del telefono, ma ci si può connettere a internet attraverso:
- la fibra ottica, in modalità sia mista (FTTC) che pura (FTTH)
- il wireless, sfruttando ponti radio condivisi o dedicati
- il satellite, sia tradizionale (VSAT) che a orbita bassa (LEO)
- la rete mobile, disponibile sia nello standard 4G che 5G
Trattandosi di tecnologie con performance molto diverse, il prezzo finale di una connessione internet dipende, in primis, dal tipo di circuito oggetto dell’offerta.
L’esclusività del circuito: condiviso o dedicato?
Un altro aspetto da considerare e che incide fortemente sul costo complessivo di una fornitura è l’esclusività del circuito oggetto dell’offerta. Come spiegato in un precedente articolo, infatti, una connessione internet può essere dedicata o condivisa, con prezzi e prestazioni nettamente differenti tra le due soluzioni.
Generalmente, una linea internet dedicata in fibra ottica o ponte-radio ha un costo nettamente maggiore di quello di una linea internet condivisa FTTC, FTTH o FWA, ma offre anche prestazioni e livelli di sicurezza e affidabilità molto superiori.
In sintesi, più alto sarà il grado di esclusività, maggiore sarà il costo del servizio.
I servizi in back office e il Service Level Agreement
L’ultimo elemento che definisce il costo di una linea internet riguarda i servizi di back office e l’Accordo sul Livello di Servizio (SLA) pattuito con l’operatore.
In caso di guasto al collegamento o a uno degli apparati, quanto tempo ci mettono i tecnici a intervenire? 4 ore? 8 ore? Un’intera giornata? E ancora: qual è l’uptime minimo annuale garantito dall’operatore? 99,90%? 99,85? Minore del 99,00%?
A seconda delle tempistiche d’intervento e le percentuali di uptime garantito fornite dal provider, il costo della fornitura internet sarà più o meno alto.
La velocità conta poco, l’importante è il resto
Visto quanto detto finora, possiamo affermare che i fattori che contribuisco alla formazione del prezzo di un‘offerta di connettività sono diversi e molto specifici. L’idea di potersi basare sulla sola velocità di collegamento non è, quindi, solo azzardata, ma un vero e proprio errore! Un errore molto comune, purtroppo.
Prima di prendere una decisione, è bene informarsi su tutte le caratteristiche del servizio, così da valutarlo correttamente ed effettuare una scelta consapevole.
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