L’annuncio è di pochi giorni fa: Open Fiber fornirà a tutti i suoi partner wholesale l’innovativa tecnologia XGS-PON, grazie alla quale è possibile raggiungere la velocità di 10 Gbps simmetrici, e quindi sia in download che in upload.
Data la rilevanza della notizia, in questo articolo vedremo come funziona la connettività XGS-PON e, soprattutto, cosa ci aspettiamo dal suo arrivo.
Sommario
XGS-PON: definizione, proprietà e funzionamento
Partiamo, come solito, dalla definizione: XGS-PON sta per “10-Gigabit-capable Symmetric Passive Optical Network”. In altre parole, una connessione in fibra ottica capace di trasmettere e ricevere dati alla velocità massima di 10 Gbps.
Oltre all’elevata velocità, la cosa davvero rivoluzionaria della tecnologia XGS-PON è che gli unici apparati che necessitano di alimentazione elettrica sono l’OLT (Optical Line Terminal) e l’ONT (Optical Network Terminal). Tutto ciò che si trova nel mezzo (cavi, connettori, splitter, ecc.) non ha bisogno di essere alimentato.
Inoltre, la XGS-PON viaggia su lunghezze d’onda (e quindi frequenze) differenti da quelle dello standard PON, permettendo alle due tecnologie di coesistere.
I vantaggi della tecnologia XGS-PON
Grazie all’introduzione della tecnologia XGS-PON, gli utenti collegati alla rete a banda ultralarga potranno godere di due importanti e significativi vantaggi:
- maggiore velocità di trasmissione: la tecnologia XGS-PON offre una velocità fino a 10 Gbps simmetrici, superando i limiti dello standard GPON, il cui picco massimo è di 2,5 Gbps in download e 1,25 Gbps in upload
- aumento dell’efficienza della rete PON: l’introduzione di nuovi apparati OLT presso le centrali degli operatori e la gestione del segnale tramite splitter ottici passivi permetterà di supportare un maggior numero di utenze ad alta capacità, fino a un massimo di 64 per porta
Davvero niente male come innovazione!
Oltre la XGS-PON: uno sguardo alla NG-PON2
Guardando ancora più avanti nel tempo, l’evoluzione della tecnologia XGS-PON esiste già e ha un nome: NG-PON2 (Next Generation Passive Optical Network 2).
La NG-PON2 utilizza un approccio combinato chiamato TWDM-PON (Time and Wavelength Division Multiplexing), il quale, grazie all’impiego di un maggior numero di lunghezze d’onda (da 4 a 8 canali), permette di allocare frequenze esclusive a diversi operatori sulla stessa fibra, consentendo di raggiungere una capacità totale aggregata di 40 Gbps, eventualmente estendibile fino a un massimo di 80 Gbps.
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