Da ormai qualche anno, alle più note soluzioni di connettività in fibra ottica, come la FTTH (Fiber To The Home) e la FTTC (Fiber To The Cabinet), si è aggiunta una nuova modalità di collegamento: la FTTO, ovvero Fiber To The Office.
Concepiti per le aziende, i collegamenti FTTO sono in grado di raggiungere la velocità simmetrica di 1 Gbps e presentano caratteristiche simili agli avanzati collegamenti dedicati punto-punto.
A rendere interessanti queste soluzioni è il fatto che vengono spesso offerte a un prezzo contenuto, ma non tutto è oro ciò che luccica…
In questo articolo vedremo come funzionano i collegamenti Fiber To The Office e in cosa si distinguono dai tradizionali collegamenti in fibra dedicati e condivisi.
Come funziona la connessione Fiber To The Office
Per capire come funziona un collegamento di tipo FTTO e quali attori sono coinvolti nel trasporto del segnale, non dobbiamo fare altro che immaginare la classica struttura a cascata e ordinare i passaggi nel modo che segue:
- Il POP dell’operatore fornisce la connessione all’azienda A
- A sua volta, l’azienda A fornisce la connessione a un’azienda B
- A sua volta, l’azienda B fornisce la connesione a un’azienda C
E così via, fino a collegare un numero potenzialmente infinito di aziende, le quali debbono essere necessariamente collocate nella medesima area geografica.
Una sorta di “treno”, quindi, di cui ogni azienda collegata rappresenta un vagone.
Ma cosa accadrebbe se uno di questi “vagoni” dovesse subire un guasto?
E ancora: cosa succederebbe se l’azienda capofila, o magari quella che nel percorso precede la propria, cadesse vittima di un improvviso blackout elettrico?
Come facilmente intuibile, il flusso subirebbe un’interruzione e la linea Internet ci abbandonerebbe senza alcun preavviso, lasciandoci offline per chissà quanto.
Immaginate, quindi, se un malfunzionamento del genere dovesse verificarsi nel weekend o in un momento in cui l’azienda prima della nostra è chiusa per ferie…
Un gran bel disastro, non c’è che dire!
FTTO e fibra ottica dedicata: quali differenze?
La prima e più importante differenza tra un tradizionale collegamento dedicato punto-punto e una connessione FTTO è rappresentata da una maggiore affidabilità del primo, in quanto il segnale viene fornito all’azienda cliente direttamente dal POP dell’operatore.
A questa bisogna aggiungerne una seconda, la quale riguarda il tipo di cavi utilizzati nei collegamenti Fiber To The Office: è noto, infatti, che nelle connessioni FTTO la trasmissione e la ricezione dei dati avvengono su un’unica fibra, anziché su due cavi distinti e separati.
La terza e ultima differenza riguarda la famigerata banda minima garantita, che nel caso dei collegamenti FTTO non corrisponde alla banda di picco, ma viene fornita in tagli che, di solito, vanno da un minimo di 10 Mbps a un massimo di 100 Mbps.
Attenzione alle offerte degli operatori!
Se sommiamo le 3 differenze viste poc’anzi e ragioniamo in termini di affidabilità e performance, non possiamo fare altro che giungere alla conclusione che i tempi di latenza, lo SLA e l’uptime di una connessione FTTO non possano essere gli stessi di un ben più solido collegamento in fibra ottica dedicata punto-punto.
Attenzione, quindi, a ciò che scrivono gli Internet Service Provider nelle offerte e all’interno dei contratti: se vi stanno proponendo una connessione FTTO, ma questa viene dipinta come una punto-punto, è che chiaro che vi vogliono gabbare!